E’ triste incontrare anche nei momenti più difficili della storia dei popoli, le inevitabili mosche cocchiere, personaggi che cercano di salire sul carro del presunto vincitore per poter essere prese a corte del vincitore, o più onestamente essere i loro tifosi sostenitori.
La guerra, Russia contro Nato-Ucraina, di mosche cocchiere ne ha fatte uscire molte schierate con il carro dell’una o dell’altra parte. Caratteristica comune delle mosche, accusare chi parla di pace e di trattativa, come persone vili, e incapaci di difendere i valori della patria, della democrazia e della libertà, ma aggiungiamo noi, che si scordano che nessun popolo è proprietario di un territorio perché le generazioni si spostano secondo necessità dei popoli, che la patria non è più patria se i figli vanno in altri territori e che democrazia e libertà esistono solo se si rispetta la libertà di vivere insieme, rispettandosi.Da molte mosche cocchiere, anche per mancanza di un cultura storica si raccontano cose lontane dalla realtà della vita e colpa più grave si addomestica o si ignora la storia che ormai ha prevalentemente dati statici.
Abbiamo sentito che Erdogan ha combattuto l’Isis. Chi lo ha detto è una persona che negli anni della lotta al criminale Stato Islamico aveva marinato la scuola. Ricordiamo a tutti senza tema di smentite che la Turchia di Erdogan ebbe un atteggiamento, prima di tolleranza e poi di sostegno sotterraneo e di affiancamento con i combattenti turcomanni e infine di tacito accoglimento di membri Isis e in particolare di comandanti al momento della loro fuga dalla Siria.
Ritorneremo a parlare degli eccidi che Erdogan ha fatto fra i curdi cittadini turchi del nord, gli arresti e torture di parlamentari, militanti e simpatizzanti di partiti curdi turchi e i massacri con bombardamenti dei curdi presenti in Siria e in Iraq del Nord.