Il paterno incontro con Draghi, ha permesso a Biden di raggiungere tre scopi: --Avere a disposizione un mago dell’economia che possa aiutarlo a superare sia l’inflazione USA, sia a contrastare le mosse economiche della Russia e a evitare che le sanzioni siano più punitive per l’economia occidentale che per quella Russa.
--Affidare a Zelensky, il grande attore, il compito di dirigere lo spettacolo della guerra degli Ucraini contro la Russia come un trionfo per l’Occidente, la Nato e gli Usa; lasciando che la guerra sia guidata da Stoltenberg e la Cia.
--Prolungare la guerra fino a novembre per chiuderla dopo le elezioni di mezzo termine, sperando che gli permetta di evitare una sconfitta del Partito Democratico che lo renderebbe ancora più debole politicamente e impossibilitato a governare.
Ma non ha capito che più la guerra continua meglio si rilevano le debolezze degli armamenti russi permettendo così alla grande industria bellica russa di sfornare in pochi mesi armi più moderne e capaci di contrastare droni e missili a corta e media gittata e a guidare via satellite i combattimenti sul campo. Considerazioni che in questi giorni un bravo generale italiano, ha messo in luce, logicamente inascoltato.
Si, militarmente il proseguimento della guerra è vantaggioso per Putin e per l’esercito russo, che già sta alzando il livello di scontro verso una vera guerra senza limiti.
Per inciso, il gaudente Johnson, così lo hanno definito in UK, spera di trarre vantaggi per la malandata economia britannica tenendo la UE sotto i guai economici che la guerra ai suoi confini causa; ma per fortuna che in economia e umanità non è molto forte.