W IL PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI
Brutti tempi per i lavoratori.
Da oltre un mese, i nostri politici fanno a gara a dichiararsi più Usa degli USA, più Nato della Nato, e nemici e giudici implacabili di Putin e della Russia, e le nostre grandi aziende energetiche e molti dei miliardari occidentali aumentano gli utili con la crisi energetica e le sanzioni alla Russia, che fanno più danno ai lavoratori europei.
La Confindustria di Bonomi, dice che gli stipendi non possono crescere per recuperare la perdita del valore di acquisto, anche se la svalutazione diminuisce il debito delle imprese di oltre il 7% .
Aumenta il numero dei lavoratori che muoiono in Italia ogni giorno, sul loro posto di lavoro.
I talk show straboccano di ucraini, russi e vecchietti un poco rimbambiti e mielosi, che si proclamano in prevalenza per la Nato, per Stoltenberg, per mamma Cia e entrano nello show di Zelensky accusando chi chiede la pace di essere amico di Putin, alludendo anche a Papa Francesco.
Noi crediamo molto più importante parlare, studiare e capire perché in Italia ogni giorno vi sono dai due ai tre morti sul lavoro e come far cessare questa strage.
Draghi, un grande economista, ha perso la testa per la Nato, per Biden e Stoltenberg e Zelensky e non si è accorto che lo consultano solo per le sue competenze economiche, ma che come statista lo raggirano come vogliono.
Così Draghi e il Governo non pensano ai lavoratori che ogni giorno perdono la vita in incidenti sul lavoro.
Gli ispettori del lavoro ci dicono che sono pochi e che i nuovi sono impreparati. Male, ma ci si può aiutare aumentando le pene per le aziende che hanno infortuni mortali sul lavoro.
Sospendiamo per sei mesi o un anno le attività di queste aziende e se sono imprese in sub appalto, sospendiamo l’attività della azienda che ha preso il subappalto.
La Magistratura ha tempi lunghi per dare un provvedimento nel rispetto dei codicilli del processo penale o civile.
Allora una breve legge di due o tre articoli che stabilisce che in caso di incidente mortale di un lavoratore in opera, la ditta che lo ha in carico o che ha dato il lavoro in appalto rimane ferma per sei mesi o un anno e i suoi lavoratori riceveranno per sei mesi o un anno lo stipendio previsto pagato al settanta percento dall’impresa e dal trenta percento dallo Stato.
Siamo sicuri che dopo l’approvazione di una simile legge, da un lato avremo che le morti sul lavoro saranno un eccezione e dall’altro lato che un esercito di avvocati pagati dalle aziende, si rivolgeranno alla Magistratura per chiedere l’annullamento di tale legge e che alcuni partiti cercheranno di cambiarla .Ma almeno per il tempo in cui la legge sarà in piedi, saremo riusciti a fermare la strage dei morti sul lavoro e si avrà il tempo per aumentare i controlli.